Wednesday, May 23, 2012

"We have a saying here, 'Everything will be alright in the end. If it is not alright, it is not the end!'"

Ho visto un bel film questa sera; sono uscita a cena presto, con le amiche, pizza al pesto e parmigiano, alle 5 e mezza, poi cinema. "The Best Exotic Marigold Hotel for the Elderly and the Beautiful" è il titolo del film; è tratto da un romanzo, "These Foolish Things", che voglio leggere, ultimo ad aggiungersi ad una pila che non si abbassa mai... perchè sono lenta a leggere...
Racconta di un viaggio in una terra straniera, l'India, e il tentativo di viver in questa terra, alle spalle quel che si sa già, davanti a sè la possibilità costante di provare, e di fallire, forse. Copione che conosco.
Una delle protagoniste, la moglie, non riesce, a provare; non vede, il bello; non crede, a niente; un'altra invece, anche se dopo molto tempo, sì, riesce, cambia, vive. L'uomo innamorato dell'amore si innamora di una donna. E così via, le storie di persone diverse si incrociano e si mischiano, ed entrano nel cuore dello spettatore. Nel mio cuore, che ogni mattina deve scegliere se vedere, o non vedere; se credere, o non credere; se provare, o non provare. Con risultati alterni. Gioie e dolori, luci e ombre.
Le ultime parole di una delle protagonista dicono che il grado di successo si misura dalla capacità di affrontare il fallimento. Così sia. Nonostante tutto, dunque, ogni sera, quando la giornata finisce, e con lei i suoi tentativi, e fallimenti, forse, non posso che guardare indietro, guardare me, e riconoscere il successo.